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Anche se la comprensione
della struttura atomica è una recente vittoria della fisica, già da molti secoli i
chimici avevano imparato a catalogarla ed a sfruttarne le proprietà. Intorno al 1870
D.L.Mayer e D.I.Mendeleev trovarono, indipendentemente l'uno
dall'altro, un sistema per catalogare le diverse specie atomiche
ancora oggi molto usato e basato (a loro insaputa) sul numero degli elettroni
atomici.
Esistono in natura circa un centinaio di tipi di atomi e ne vengono creati di nuovi nei moderni laboratori di fisica. Ogni specie è caratterizzata da un diverso numero di
protoni (essendo latomo neutro, questo ha tanti protoni quanti elettroni). Ogni
atomo ha un nome che lo caratterizza ed un simbolo, introdotti quando non si conosceva la
struttura atomica e si distinguevano le diverse specie di atomi sulla base delle loro
proprietà chimiche e fisiche. Questi nomi sono utilizzati ancora oggi per comodità.
Introducendo il concetto di carica elettrica abbiamo visto che, strofinando con un panno di lana una barretta di ebanite, questa acquista elettroni. Ciò significa che alcuni atomi nella bachelite hanno più elettroni che protoni, mentre accade il contrario per alcuni atomi della lana. Gli atomi con un eccesso di elettroni rispetto ai protoni sono detti ioni negativi, quelli con un eccesso di protoni rispetto agli elettroni, ioni positivi. Oggi sappiamo che le leggi che regolano la struttura
dellatomo sono quelle della meccanica quantistica e, almeno nel caso di pochi
elementi costituenti (come per lidrogeno Prima di risolvere definitivamente il problema della struttura degli atomi, i fisici del primo ventennio di questo secolo hanno compiuto uno straordinario lavoro per capire (spesso senza le necessarie conoscenze) come fosse formato l'atomo, aprendo la strada ai risultati della meccanica quantistica. Tutto questo fa parte, ormai, della storia dellatomo. |