POSIZIONE E TRAIETTORIA

Una volta scelto il sistema di riferimento da cui osservare il mondo, possiamo imparare a descrivere il moto di un qualsiasi oggetto al suo interno.

Vediamolo con un esempio: prendiamo un foglio di carta a quadretti e scegliamo uno degli angoli come posto da cui osservare ciò che avverrà sul foglio (cioè come origine del sistema di riferimento).
Ora battezziamo i due lati del foglio vicini a noi come X e Y.
Se mettiamo una formica sul foglio, possiamo, in ogni istante, misurare quanto dista da noi contando il numero di quadretti tra gli spigoli e la formica.
Supponiamo di misurare, lungo X, 6 quadretti, e lungo Y, 10.
Allora l’insieme di valori (X=6, Y=10) rappresenta la posizione o meglio il vettore posizione della formica al momento della misura.
Se ogni volta che la formica si muove noi misuriamo la sua posizione, otterremo una serie di valori per X e Y che sinteticamente rappresenteremo come (X=X(t), Y=Y(t)) e questo indica che X e Y cambiano con il tempo t.
Se poi spargiamo sul foglio della farina, così che ogni passo rimanga come un piccolo buchino, avremo il grafico delle diverse posizioni assunte dalla formica nella sua "passeggiata".
La coppia di equazioni X=X(t), Y=Y(t) è detta equazioni del moto della formica nel sistema di riferimento scelto.
Questo grafico è detto traiettoria della formica durante il moto compiuto.