Henry Becquerel
Parigi 15.12.1852 - Croisic 25.8.1908 Fisico
francese, si dedicò inizialmente alla fosforescenza e alla fluorescenza, occupandosi dei
sali di uranio e scoprendo che questi impressionavano la lastra fotografica mediante dei
raggi, detti poi "raggi Becquerel".
La produzione di questi raggi risultava dipendere
esclusivamente dagli atomi di uranio presenti nella specie chimica in esame e non da altre
variabili, come, ad esempio, la temperatura.
Inoltre, a differenza di quelli luminosi, questi raggi
non venivano riflessi e scaricavano i corpi elettrizzati posti nelle vicinanze.
A tale fenomeno i coniugi Curie
diedero il nome di "radioattività".
Per questa scoperta, che pose le basi della fisica nucleare, Becquerel ed i Curie
ricevettero, nel 1903, il premio Nobel.
Contemporaneamente a F.Giesel e a E.Rutheforord, egli
distinse le radiazioni a, fermate da un foglio di alluminio, dalle
radiazioni b, più penetranti e da lui stesso identificate poi con i
raggi catodici, mentre per le radiazioni g confermò i dati di P.Villard.
Si interessò anche di altri problemi fisici, come
l'azione del campo magnetico terrestre sull'atmosfera e l'effetto di un campo magnetico
sul piano di polarizzazione della luce, scoprendo così la relazione fra il potere
rotatorio e l'indice di rifrazione del mezzo attraversato dalla radiazione luminosa. |